Mese: Febbraio 2019

Mercoledì delle Ceneri

MERCOLEDI 6 MARZO
MERCOLEDI DELLE CENERI

Giornata di digiuno, di preghiera e di elemosina: siamo invitati a offrire in chiesa il frutto del nostro digiuno a favore della Quaresima di Fraternità

A Cossila San Giovanni
Ore 8: Preghiera delle Lodi Mattutine
Ore 8.30: Santa Messa con imposizione delle ceneri

A Favaro
Ore 20.30: Santa Messa con imposizione delle ceneri

A Cossila San Grato
Ore 12: Preghiera dell’Ora Media e adorazione eucaristica
Ore 18: Santa Messa con imposizione delle ceneri

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SALVE REGINA!

Dal 3 al 18 Marzo , nel 70° anniversario della Peregrinatio Mariae , la vera copia – costruita nel 1936 – della statua della Madonna di Oropa sarà portata in Città.

Il programma e l’intervista del vicario zonale don Filippo Nelva

Lunedì 18 marzo
ore 21 presso in Nuovo Oratorio
Preghiera per tutte le comunità della Valle Oropa

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FENOMENO IMMIGRAZIONE

Uno dei maggiori studiosi del fenomeno “migrazioni” ci interpellerà a partire da dati, situazioni, questioni molto concrete, a cui non possiamo attribuire una lettura superficiale. Occorre capire. La serata di venerdì è l’occasione per approfondire.

“Oggi le migrazioni si presentano come uno dei fattori più visibili e controversi di cambiamento delle nostre società. Negli spazi urbani, nel mercato del lavoro, nelle aule scolastiche, nelle messe domenicali, nei circuiti delle attività illegali, avvengono sostituzioni e mescolanze di vecchi e nuovi protagonisti. E i nuovi arrivati sono quasi sempre più poveri di quanti si erano già insediati in precedenza, oltre che diversi per lingua, aspetto fisico, usanze, credenze e pratiche religiose. La percezione diffusa è quella di uno sconvolgimento dell’ordine sociale. Per alcuni, è l’alba di un mondo nuovo, all’insegna del meticciato e della fratellanza universale; per i più, è l’inizio di un’invasione”. (Ambrosini)
“La spiegazione delle migrazioni necessita di un approccio multicausale, con l’intreccio di una serie di fattori che possono assumere in vari periodi storici un peso diverso. Pesano gli squilibri economici, come pure la circolazione di informazioni che fanno intravedere la possibilità di una vita migliore all’estero. Incide senz’altro la domanda di manodopera delle economie più prospere. Influiscono i rapporti tra i paesi, l’eredità della storia passata, la comunanza linguistica. Svolgono un ruolo decisivo le reti e le altre istituzioni migratorie, mediando tra il gene.rico interesse a partire e la possibilità di arrivare ad una determinata destinazione. I dispositivi normativi indicano i possibili sentieri per entrare o per regolarizzare la propria posizione. Alla fine, entrano in gioco le scelte delle persone e dei gruppi familiari, che non si esercitano in un vuoto sociale, ma nell’ambito di opportunità… I migranti sono attori sociali, che pur tra serie difficoltà e molteplici condizionamenti,assumono decisioni ed elaborano progetti” (Ambrosini)

Chi è il prof. Maurizio Ambrosini?
MAURIZIO AMBROSINI, nato a Vercelli il 7.10.1956, si è laureato in Filosofia presso l’Università Cattolica di Milano nel 1979, con una tesi in Sociologia elaborata sotto la direzione del prof. Vincenzo Cesareo, conseguendo il Premio Gemelli quale miglior laureato dell’anno nella facoltà.
Ha poi iniziato a collaborare con il Dipartimento di Sociologia dell’Università Cattolica, approfondendo in particolare l’ambito della sociologia del lavoro e dell’economia e partecipando a varie
ricerche empiriche dirette dal prof. Michele Colasanto. Ha fruito di borse di studio della Fondazione Giulio Pastore di Roma e del CNR, perfezionando la sua formazione a Parigi, presso il Conservatoire National des Arts et Métiers.
Nel 1984 ha vinto il concorso per il primo ciclo di dottorato di ricerca in sociologia, conseguendo il titolo di dottore di ricerca nel 1988.
Nel 1989 è entrato nei ruoli dell’Università Cattolica come ricercatore, presso la Facoltà di Magistero (poi scienze della Formazione). In seguito all’apertura del corso di laurea in Scienze dell’educazione, ha ricoperto fino al 1998-99 l’incarico di docente di sociologia del lavoro e di sociologia dell’organizzazione presso la sede di Brescia della stessa università.
Nel 1998 ha superato il concorso nazionale per posti di professore associato, ed è stato chiamato dalla Facoltà di Scienze della formazione dell’Università di Genova come docente di metodologia e tecnica della ricerca sociale. Dal 1999 ha tenuto anche il corso di sociologia del lavoro presso la medesima Facoltà. Ora è docente di sociologia dei processi migratori presso la Facoltà di Scienze politiche all’Università Statale di Milano.
E’ stato inoltre segretario della sezione economia, lavoro, organizzazione dell’Associazione italiana di Sociologia ed è attualmente consigliere di amministrazione della Fondazione Luigi Clerici, ente lombardo di formazione professionale, di cui coordina il comitato scientifico. Ha collaborato e collabora con diverse istituzioni formative, di ricerca scientifica e di impegno sociale, tra le quali possono essere ricordate: la Fondazione Giovanni Agnelli, il Consiglio italiano per le Scienze sociali, l’Istituto di studi cooperativi L. Luzzatti di Roma, il Sindnova-Cisl, l’IreR, Istituto di ricerca della Regione Lombardia, la Fondazione Cariplo-ISMu (Iniziative e studi sulla multietnicità), la Provincia autonoma di Trento, la Caritas ambrosiana.

Insegna inoltre nell’università di Nizza. E’ responsabile scientifico del Centro studi Medì di Genova, dove dirige la rivista “Mondi migranti” e la Scuola estiva di Sociologia delle migrazioni. E’ autore di Sociologia delle migrazioni, manuale adottato in parecchie università italiane. Suoi articoli e saggi sono usciti in riviste e volumi in inglese, spagnolo, francese, tedesco, portoghese e cinese. Dal luglio 2017 fa parte del CNEL in qualità di esperto.
I suoi principali interessi di ricerca riguardano:
♦ i temi del mercato del lavoro e dell’inserimento occupazionale, con particolare riguardo per le fasce giovanili, i problemi della transizione alla vita attiva
♦ e in generale i soggetti deboli dell’offerta di lavoro;
♦ le politiche delle risorse umane e le relazioni di lavoro nell’impresa
♦ la formazione professionale e le politiche attive del lavoro, in relazione alle politiche sociali
♦ l’immigrazione straniera, con particolare riferimento ai rapporti tra integrazione economica e integrazione sociale
♦ le organizzazioni no-profit e il mondo della cooperazione

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Giornata insieme

Carissimi, più procediamo nell’attività di oratorio, catechismo, Estate Ragazzi, campeggi, doposcuola, diverse attività… ci rendiamo conto sempre di più quanto sia importante il dialogo educativo!
Questa giornata vuole essere un’occasione, uno spazio di conoscenza e di confronto… in famiglia. Ho sempre di più la percezione che siamo noi le risorse per affrontare la sfida educativa: faticosa eppure bella. I nostri figli possono camminare solo sulle strade che noi tracciamo per e con loro: spetta a noi aprire a loro la via. Questa giornata è l’occasione per riscoprire cose semplici, la messa in comunità perché abbiamo un bisogno infinito di dire grazie, un pranzo consumato insieme, il gioco, il confronto … Credo che l’oratorio debba essere questo: il resto, per quanto bello, è contorno, il cuore dell’oratorio è il nostro “esserci”!

dP

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OROPA … CHIAMA EUROPA L’EUROPA SIAMO NOI …

Dal discorso di Alcide De Gasperi all’Assemblea del Consiglio d’Europa, Strasburgo, 10 dicembre 1951

“Se noi costruiremo soltanto amministrazioni comuni, senza una volontà politica superiore vivificata da un organismo centrale, nel quale le volontà nazionali si incontrino, si precisino e si animino in una sintesi superiore — non rischieremo che questa attività europea appaia, al confronto della vitalità nazionale particolare, senza calore, senza vita ideale? potrebbe anche apparire ad un certo momento una sovrastruttura superflua e forse anche oppressiva quale appare in certi periodi del suo declino il Sacro Romano Impero. In questo caso le nuove generazioni, prese dalla spinta più ardente del loro sangue e della loro terra, guarderebbero alla costruzione europea come ad uno strumento di imbarazzo ed oppressione. In questo caso il pericolo di involuzione è evidente”.

Dal discorso di papa Francesco al Parlamento Europeo, Strasburgo, 25 novembre 2014

“Cari Eurodeputati, è giunta l’ora di costruire insieme l’Europa che ruota non intorno all’economia, ma intorno alla sacralità della persona umana, dei valori inalienabili; l’Europa che abbraccia con coraggio il suo passato e guarda con fiducia il futuro per vivere pienamente e con speranza il suo presente. È giunto il momento di abbandonare l’idea di un’Europa impaurita e piegata su sé stessa per suscitare e promuovere l’Europa protagonista, portatrice di scienza, di arte, di musica, di valori umani e anche di fede. L’Europa che contempla il cielo e persegue degli ideali; l’Europa che guarda e difende e tutela l’uomo; l’Europa che cammina sulla terra sicura e salda, prezioso punto di riferimento per tutta l’umanità!”

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