[vc_row][vc_column width=”1/1″][vc_tabs][vc_tab title=”Storia” tab_id=”1402835616-1-703808-b89a”][vc_row_inner][vc_column_inner width=”1/2″][vc_column_text]Verso la metà del ‘400 viene edificata una chiesa al cantone Gruppo, dedicata al santo Vescovo Grato, a servizio dei cantoni Gruppo, Ronco, Canate, Cavallo, Favaro, Serramonda e Vallalta e prima di diventare parrocchia attraversò alterne vicende. La visita pastorale del 1556 la dice ancora soggetta al capitolo della collegiata di Santo Stefano, negli anni successivi diventa chiesa parrocchiale indipendente.
Il suo parroco già nel 1574 è denominato “rettore”. Più avanti si staccheranno dalla parrocchia matrice le parrocchie di San Giuseppe in Favaro (1821) e San Giovanni Battista in Cossila (1836).
[mpc_sh_lightbox src=”http://parrocchievalleoropa.it/?page_id=935″ caption=”Bibliografia”]Bibliografia[/mpc_sh_lightbox][/vc_column_text][/vc_column_inner][vc_column_inner width=”1/2″][vc_single_image image=”837″ border_color=”grey” img_link_target=”_self” img_size=”350×214″][/vc_column_inner][/vc_row_inner][/vc_tab][vc_tab title=”Chiesa parrocchiale” tab_id=”1402835616-2-553808-b89a”][vc_row_inner][vc_column_inner width=”1/2″][vc_column_text]Il primo oratorio venne abbattuto all’inizio del ‘600 per fare posto alla chiesa attuale. Davanti alla chiesa vi era il cimitero. La chiesa fu consacrata il 28 ottobre 1631 dal vescovo Goria di Vercelli. Secondo una lapide posta a memoria della consacrazione, non più in possesso, la chiesa era dedicata a San Grato e alla Vergine Maria, da qui probabilmente prende ispirazione il Cogrosso (1778) per la grande pala d’altare dove raffigura San Grato, San Carlo e la Vergine. Anche la chiesa subì nel 1649 il saccheggio degli Spagnoli e riportò numerosi danni. L’altare maggiore è in marmi policromi del 1777 da parte di Francesco Ganna di Viggiù, così la balaustra eseguita una decina di anni dopo. Il pulpito fu scolpito nel 1640 ed ebbe la sistemazione attuale ad opera di Carlo Biasetti nel 1789. Anche i mobili della sacrestia sono del primo seicento.[/vc_column_text][/vc_column_inner][vc_column_inner width=”1/2″][vc_single_image image=”799″ border_color=”grey” img_link_target=”_self” img_size=”350×230″][/vc_column_inner][/vc_row_inner][vc_row_inner][vc_column_inner width=”1/1″][vc_images_carousel images=”924,838,841,847,845,844,843,842,848,833″ onclick=”link_image” custom_links_target=”_self” mode=”horizontal” speed=”5000″ slides_per_view=”5″ autoplay=”yes” wrap=”yes” img_size=”1000×600″ hide_pagination_control=”yes”][/vc_column_inner][/vc_row_inner][vc_column_text]La vasca battesimale è un’opera massiccia dei Guglielminotti del Favaro (1670). La decorazione della chiesa è ottocentesca più volte ritoccata, nel novecento vengono allungate le navate laterali e costruita una nuova e ampia sacrestia senza deturpare l’equilibrio secentesco della chiesa.
Nel 1756 viene scolpito il bel portale attribuito a Pietro Antonio Sarpentiere.
L’organo attuale costruito nel 1897 adopera di Angelo Nava sostituisce un precedente strumento dei Ramasco. Attualmente non è più in funzione.
Il campanile è ancora quello dell’inizio del ‘600 e non fu mai portato a termine nella cella campanaria. Il campanone è fuso nel 1848, e lo accompagna un concerto di altre quattro campane (1949).
La bella sistemazione della piazza fu compiuta dal 1758 in avanti su disegno dell’ing. Beltramo di Biella. Sulla piazza della chiesa si affaccia con eleganza, oltre alla chiesa parrocchiale, la chiesa di San Rocco.[/vc_column_text][/vc_tab][vc_tab title=”Chiesa di San Rocco” tab_id=”1402835765136-2-103808-b89a”][vc_row_inner][vc_column_inner width=”1/2″][vc_column_text]La chiesa di San Rocco nasce dall’impegno della confraternita dei Santi Rocco e Defendente sorta accanto all’attuale chiesa parrocchiale risalente al 1712. La confraternita vive di vita propria (assistenza alle celebrazioni più importanti, preghiera per i defunti, visita ai malati, prestare soccorso ai casi di bisogno…) fino a quando si ridusse a una funzionalità puramente formale e a poco a poco si ridusse a funzioni esclusivamente amministrative. Nel 1896 si formò un’amministrazione autonoma e poi morì di morte naturale. I beni passarono alla parrocchia e all’Asilo P. Frassati di San Grato.
Nel 1742 si poneva la prima pietra della chiesa attuale, l’oratorio precedente fu probabilmente demolito per fare spazio all’attuale costruzione. La chiesa fu benedetta nel 1748. La chiesa è di notevoli dimensioni ad unica navata, con due ampie cappelle laterali dove trovarono posto due altari dedicati, uno a S. Anna e l’altro ai SS. Lorenzo e Francesco di Sales. Da segnalare il portone, recentemente restaurato, la cui parte superiore ricorda i santi patroni della chiesa (opera di un Auregio) e la porta vera e propria ad opera del mastro Antonio Ferrarone di Candelo. Del 1755 è il pulpito. La statua lignea della Madonna del Rosario è del XVIII secolo. La grande meridiana dipinta sulla facciata dell’edificio annesso alla chiesa venne eseguita nel 1865 da Agostino Boglietti e anch’essa restaurata recentemente, e la decorazione del vano interno del tempio compiuta nel 1881 dal pittore Paolo Levis.
La chiesa dal giugno 2013 è aperta tutte le mattine per la preghiera personale.
Si celebra la Santa Messa il giorno di San Rocco (16 agosto) e la domenica seguente.[/vc_column_text][/vc_column_inner][vc_column_inner width=”1/2″][vc_single_image image=”826″ border_color=”grey” img_link_target=”_self” img_size=”350×525″][/vc_column_inner][/vc_row_inner][vc_row_inner][vc_column_inner width=”1/1″][vc_gallery type=”flexslider_fade” interval=”5″ images=”1038,1039,1040,1041,1042,1043,1044,1045,1046,1047,1048,1049″ onclick=”link_image” custom_links_target=”_self” img_size=”350×270″][/vc_column_inner][/vc_row_inner][/vc_tab][vc_tab title=”Parroci” tab_id=”1402835774307-3-23808-b89a”][vc_column_text]
I parroci | Dal | Al |
Giacomo Fecia di | 1522 | |
Giacomo Carrarino di Biella | 1522 | |
Giacomo Pietro Ponte di Borgo d’Ale | 1574 | |
Battista Ravetto (Ivrea) | 1584 | |
Gaspare Tardito | 1602 | |
Giovanni Francesco de Ferraris | 1602 | 1604 |
Giovanni Battista Oliveto | 1604 | 1636 |
Giacomo Antonio Baijs di Candeolo | 1636 | 1657 |
Melchiorre Coda di Cossila | 1657 | 1677 |
Giovanni Bernardino Flecchia di Cossila | 1677 | 1686 |
Pietro Ferraris di Pollone | 1686 | 1730 |
Giuseppe Vigliani | 1730 | 1748 |
Pietro Giacomo Coda Zabetta di Cossila | 1748 | 1764 |
Giovanni Martino Gilardino di Cossila | 1764 | 1774 |
Carlo Giuseppe Contin di Cossato | 1774 | 1775 |
Antonio Buzano di Mortigliengo | 1775 | 1788 |
Pietro Florio di Bioglio | 1788 | 1814 |
Carlo Antonio Ferraris di Pollone | 1814 | 1846 |
Giuseppe Peraldo di Campiglia Cervo | 1846 | 1883 |
Lorenzo Rosso di Verrone | 1883 | 1906 |
Silvino Crovella di Pettinengo | 1906 | 1963 |
Aldo Bolengo di Candelo | 1963 | 2011 |
Paolo Boffa Sandalina di Andorno | 2011 | (amministratore parrocchiale) |
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