Festa Maria Ausiliatrice

26 maggio 2018

FESTA DI MARIA AUSILIATRICE A COSSILA SAN GIOVANNI

da 135 anni la comunità di Cossila San Giovanni è affidata a Maria Ausiliatrice

ore 20.30 puntuali, ritrovo presso la chiesa parrocchiale di Cossila San Giovanni

Processione votiva all’Asilo San Giovanni

ritorno in chiesa

S. Messa nella solennità DELLA SANTISSIMA TRINITA

(è sospesa la celebrazione di sabato alle ore 17)

Rinfresco in fraternità

Presta servizio la Banda Musicale di Cossila San Giovanni

In caso di pioggia la celebrazione si terrà in chiesa

Sono invitate le comunità parrocchiali della Valle Oropa

 

Era il lontano 1883 quando, tra il mese di marzo e maggio, don Giacomo Cavagna, parroco di Cossila san Giovanni, annotava nei registri della parrocchia la morte prematura di ben 17 bimbi. Possono ancora venirci i brividi se si pensa che nell’anno 1883 su trentanove decessi ben trentatré sono bambini dell’età che varia dai pochi mesi a sette anni.

Il male si chiamava difterite e aveva lasciato dietro di sé una scia di lutto e dolore in tante famiglie. Così, da questi tristi momenti e con un percorso ancora storicamente da accertare ecco nascere una nuova devozione: le mamme decidono di affidarsi alla protezione di Maria Ausiliatrice. Don Bosco, il grande apostolo di Maria Ausiliatrice era ancora in vita – sarebbe morto nel 1888 – e sicuramente siamo di fronte a una sorta di devozione molto popolare, distante da quella più “ufficiale” alla Vergine di Oropa venerata nel santuario poco distante. È facile pensare che molte persone siano venute a contatto con gli ambienti torinesi e dunque con quelli di don Bosco. Il quadro stesso che attesta l’ex-voto – recentemente restaurato (non porta indicazione di autore) – è un bel quadro che sembrerebbe supporre due mani: la prima più convenzionale e ferma che ha riprodotto l’immagine di Maria e la seconda, mossa, drammatica che con poche pennellate è in grado di rappresentare il dramma delle mamme che offrono i loro bambini così duramente provati dalla malattia alla Vergine Maria, da notare poi il classico vestito delle donne delle nostre contrade a fine ottocento, con il fazzoletto colorato legato al collo e il … faudal scuro (ampio grembiule). dP

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